




Spunti interessanti & curiosità
update 06 ottobre 2020
Per non invogliarvi soltanto allo shopping , per quanto esso sia #sostenibileintuttiisensi, provo a inserirvi on top anche alcuni
spunti per riflettere, scoprire cose nuove, ampliare l'orizzonte ...!
E se aveste un argomento, un articolo, uno spunto da inserire qui - scrivetemi !
Bioplastiche
Ho trovato un articolo molto interessante, abbastanza breve e facile da capire riguardo al tema delle bioplastiche,
Universo bioplastica: un solo nome,
tanti pianeti sul sito della "Rete Zero Waste Italia". Il tema mi interessa da un po'... avendo "bio" nel nome, le bioplastiche sembrano LA
soluzione a tutti nostri problemi, in primis quello della plastica ovunque, perfino negli abissi dei mari..
Ma lo sono davvero? Che fosse un mondo, tra l'altro non poco complesso.., lo avevo già capito, leggendo qualche anno fa un articolo sui polimeri su
Wikipedia... . Questo articolo qui, insieme ad alcuni altri trovati, riassume in modo chiaro i pregi e difetti, se così li possiamo chiamare, della
moltitudine di bioplastiche esistenti.
Prima domanda: Sono tutte biodegradabili? Nope, sorry. Questa è la grande differenza tra le diverse bioplastiche...
Secondo dubbio: Di che cosa vengono fatte, le fonti per la produzione delle bioplastiche sono sostenibili? Dipende...
In sostanza non esiste una soluzione unica, magica e facile al problema della plastica .. Ridurre quindi i prodotti usa e
getta, massimizzare il riuso di ogni cosa e infine riciclare il materiale sono le azioni da intraprendere .
Chi vuole approfondire?
Bioplastica su Wikipedia;
Bioplastica su Ideegreen;
Bioplastica su Anteritalia;









Gelateria Popolare +
27 giugno 2020
Visto che la bella stagione non è iniziata solo sul calendario ma finalmente anche per davvero , vi vorrei presentare un posto dove rinfrescarvi e dove
viziarvi un po': una gelateria - un po' particolare. Una gelateria che infatti nasce con un bel "+": Gelateria + Comunità.
La Gelateria Popolare + nasce dall’incontro tra Maurizio De Vecchi con la sua storica
Gelateria Popolare di Porta Palazzo a Torino e un’idea sociale della cooperativa sociale Progetto Tenda,
nata nel 1999 per il sostegno all’inserimento sociale e lavorativo di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale
Al gelato di Maurizio, che da sempre utilizza frutta fresca di stagione, latte e panna freschi, e ovviamente non usa additivi né aromi o coloranti, hanno deciso di aggiungere
un +! L'idea va oltre il semplice vendere del buon gelato, ma vuole costruire una comunità con il quartiere che accoglie la gelateria. Il "+" così sta per più cose, per il
voler essere un luogo dove potersi incontrare, che possa anche diventare un punto di riferimento per chi vuole esserci. Ma sta anche per la volontà di voler dare indietro
qualcosa al territorio. Gli utili infatti sono trasformati in ore di servizio sul territorio, principalmente per bambini e anziani, realizzati insieme alle organizzazioni,
gli enti, le persone che già operano nel quartiere.
Il locale in via Berthollet 13, non lontano dalla stazione di Porta Nuova e nel Quartiere di San Salvario, così unisce l'essere un posto goloso, per il tempo libero e dei momenti
di svago, all'essere un luogo di inclusione, dove potersi conoscere, che offre una possibilità di lavoro e aggregazione a persone che vengono da lontano.
Un'iniziativa davvero preziosa ed utile, in generale, ed in particolare in questi tempi che sono già difficili per molti di noi e che lo sono ancora di più per chi non si trovava
in situazioni facili già prima.. . Quindi - davvero complimenti!!
Ah, oltre al buonissimo gelato trovate anche crepes, gazzosa, cedrata & caffè - quindi tutto per un momento di relax & rinfresco.
L'unico inconveniente per me? Che non è dietro casa mia .





Rete ZERO WASTE - La rete italiana di chi vive (quasi) senza rifiuti
16 giugno 2020
Ho trovato questa fantastica rete mentre cercavo qualcosa, non ricordo di preciso, sempre inerente la tematica dell'evitare rifiuti, forse riguardo
il discorso dell'evitare le terribili bottigliette di plastica dell'acqua. Infatti, sulla
mappa presente all'interno del sito internet sono indicate anche le cosiddette
Case dell'Acqua. Poi, sempre su quella mappa, sono indicati moltissimi posti, per esempio dove comprare detersivi alla spina, merce sfusa, negozi zero waste,
"Pannolinoteche“, stoviglioteche, negozi dell'usato e negozi vintage.
L'iniziativa ed il sito internet sono stati creati da un gruppo di donne provenienti da tutta Italia con l’obiettivo
di fornire consigli, suggerimenti e risorse per chi vuole ridurre il proprio impatto ambientale, produrre meno rifiuti e vivere in maniera più sostenibile.
Sono d'accordo con loro - i grandi cambiamenti partono dai piccoli gesti: leggete la guida
con molte idee e suggerimenti fattibilissimi (!) per ridurre, passo per passo, i rifiuti che quotidianamente produciamo tutti noi.
Pubblicano molti articoli, dando spunti a che cosa prestare più attenzione, per essere più sostenibili. L'essere più sostenibili riguarda moltissimi, se non addirittura
tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Dall'armadio, ovvero tutta l'industria dell'abbigliamento (...stoffe sintetiche..produzione molto spesso non sostenibile
per niente..troppi vestiti...) al volare. Dall'alimentazione al consumo energetico. Sparo alcuni argomenti in modo molto grossolano...ma credo che ognuno di noi, con un
pochino di buona volontà, potrebbe già fare qualcosa. Aiutare a ridurre il tremendo impatto del mondo occidentale sia per quanto riguarda la incredibile massa di rifiuti,
sia per quanto riguarda lo spreco di risorse (>> Earth Overshoot Day..)..
So che riguardo al "chi deve fare qualcosa" le opinioni si dividono tra chi dice che sono i governi a dover cambiare rotta ed imporre alle grandi industrie modi più
ecosostenibili, e chi invece sostiene che ognuno nel suo piccolo può contribuire (il che ovviamente non significa esonerare politica ed industria dalle loro
responsabilità!). Faccio parte degli ultimi. Credo che ognuno debba fare la sua parte, anche perché è troppo comodo passare la palla sempre agli altri. Va molto di moda,
con il "buon esempio" della politica, sostenere che la colpa è sempre di qualcun altro. Così, in fondo, non è mai colpa nostra... Se ci pensiamo bene, i politici e dirigenti
delle grandi aziende alla fine non vengono da Marte, ma nascono come persone normalissime (quindi, se avessero un'impronta più sostenibile...).
E l'unione fa la forza, no?!
Il consumatore con il suo comportamento influenza che cosa viene prodotto e venduto.
Offerta e richiesta. L'offerta non cambia nell'immediato. Ma se la richiesta cambia, cambierà anche l'offerta. Nessuno continua a produrre e vendere un prodotto che solo
pochissimi comprerebbero.
Scusate se mi sono dilungata, ma questo tema mi appassiona ed il cercare di produrre meno rifuiuti mi accompagna da molto tempo ormai. Già 10 anni fa discutevo con gli
amici per convincerli di fare a meno dei piatti e posate usa e getta in plastica anche durante le vacanze (il risparmio in fatica non compensa di sicuro la creazione
di rifiuti, no?!). In questo senso... rimbocchiamoci le maniche

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